Vlog33

Comunità virtuale dei sordi

Vero o Falso?

I muti sono le persone sorde che non parlano a voce ma usano solo la lingua dei segni?

FALSO

In passato era comune l’uso del termine “sordomuto”, basato sulla falsa convinzione che le persone sorde non potessero parlare a voce.
Nel 2006, la legge 20 febbraio 2006 n. 95 ha abrogato ufficialmente il termine “sordomuto”, sostituendolo con “persona sorda”, riconoscendo che non tutte le persone sorde sono mute. Ma attenzione: anche questa motivazione non è completamente corretta.

Perché?

Dal punto di vista scientifico e neuro-linguistico, “parlare” non significa necessariamente usare la voce. Parlare significa comunicare attraverso un linguaggio strutturato, prodotto dal cervello.

🧠 Cosa dice la scienza:

  • Il linguaggio nasce nel cervello, non nella bocca.
    Le aree di Broca e di Wernicke, situate nel lobo frontale e temporale sinistro, governano la produzione e la comprensione del linguaggio — sia vocale che segnato.

  • Parlare ≠ emettere suoni.
    Parlare significa esprimere pensieri in forma linguistica.
    Chi usa la lingua dei segni parla in lingua dei segni.

  • Le risonanze magnetiche cerebrali lo confermano.
    Le persone sorde che usano la lingua dei segni attivano le stesse aree cerebrali dei parlanti vocali.
    Il cervello, infatti, non distingue tra voce e segni: entrambi sono linguaggio.

Inoltre, la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata anche dallo Stato Italiano, promuove l’inclusione delle persone sorde nella società, sottolineando che le persone sorde non devono “udentizzarsi” per essere accettate, ma sono libere di usare la lingua che nasce dal proprio cervello perfettamente funzionante, ovvero la lingua dei segni, che non rappresenta una gentile concessione, ma un diritto umano riconosciuto a livello internazionale.

Ciò non significa che le persone sorde rifiutino di imparare una seconda lingua, come l’italiano o altre lingue straniere. Al contrario, molte persone sorde apprendono più lingue parlate e lingue dei segni per potersi adattare e comunicare con le persone udenti che non conoscono la lingua dei segni, grazie al loro cervello pienamente funzionante, che consente loro di acquisire competenze linguistiche anche senza l’uso della voce.

Quindi, dire che una persona sorda è “muta” è sbagliato perché:

  • Ha un cervello linguistico perfettamente funzionante.

  • Comunica in modo completo, anche se attraverso un canale visivo-gestuale e non uditivo-vocale.

  • La sua “voce” è nelle mani, nello sguardo, nell’espressione: è lingua, non silenzio.

Semplicemente, le persone udenti che vogliono comunicare con le persone sorde devono imparare la lingua dei segni. In tutto il mondo, infatti, sempre più genitori, coniugi, amici e professionisti stanno imparando la lingua dei segni, ottenendo benefici significativi e soddisfacenti.

Se desiderate impararla anche voi, potete rivolgervi all’ENS, al Gruppo SILIS o ad altre realtà simili, tutte gestite da docenti sordi, come sottolinea la lettera aperta “La LIS non è un mercato per udenti: quando l’opportunità diventa appropriazione”.

LEAVE A RESPONSE

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.